“Con le prime risorse che si sbloccheranno dopo la rimodulazione dei fondi PNRR il Governo finanzierà il piano Transizione 5.0, per sostenere le imprese che intendono rinnovare impianti e formazione orientandoli alla trasformazione green e digitale: un campo, quello dell’economia circolare, in cui questa filiera è all’avanguardia, rappresenta un modello virtuoso in Europa, capace di coniugare tradizione e innovazione con forte orientamento al Made in Italy”. Sono le parole che sintetizzano l’annuncio dato dal Ministro Adolfo Urso nell’intervento introduttivo dell’Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica, che si è svolta lo scorso 22 giugno nella stessa giornata in cui ha tenuto la sua assise pubblica anche Assocarta.
Il duplice appuntamento ha offerto la straordinaria occasione di fare il punto, sia con gli associati, sia con gli stakeholder, sulle questioni cruciali per la filiera: quella energetica, affrontata più direttamente dall’industria cartaria in mattinata, settore energivoro per eccellenza e maggiormente penalizzato dai rincari degli ultimi due anni; quindi il tema dell’economia circolare e degli imballaggi, che ha tenuto banco, nell’assemblea pubblica di Federazione, con particolare attenzione alla bozza di regolamento europeo sugli imballi e sui rifiuti da imballaggio che mette a rischio i risultati eccellenti ottenuti dal sistema industriale italiano del recupero e del riciclo.
L’Assemblea di Federazione, che ha segnato il debutto pubblico del nuovo presidente Michele Bianchi, è stata l’occasione per fare il punto sulla congiuntura di filiera, che nel 2022 ha messo a segno un fatturato aggregato dei settori che fanno riferimento alla Federazione Carta e Grafica pari a oltre 31 miliardi di euro, in aumento del 24,4%, rispetto al valore già in crescita del 2021 (25,3 miliardi di euro; +15,5% rispetto al 2020) mentre il saldo della bilancia commerciale con l’estero si è confermato positivo per 4 miliardi di euro.
“La lettura oggettiva del fatturato della filiera nel 2022 rende indispensabile sottolineare che la crescita del valore sconta gli effetti inflattivi dei forti aumenti dei prezzi dei prodotti cartari – e di conseguenza dei prodotti grafici, dell’imballaggio e cartotecnici – resi necessari per tentare di recuperare, almeno in parte, gli ingenti rincari del gas, dell’energia, delle materie prime fibrose e dei trasporti”, ha spiegato il presidente Bianchi: “I primi mesi 2023 vedono uno scenario in peggioramento. Alla base di ciò le preoccupazioni delle imprese della filiera per il rallentamento macroeconomico, che sta incidendo negativamente sulla domanda dei prodotti della filiera e, quindi, sull’attività produttiva”.
Gli approfondimenti sono disponibili nella nota del Centro studi della Federazione, che si ottiene a questo link.
Un momento particolare è stato occupato dal tema sul braccio di ferro sul regolamento Ue imballaggi. “È un Europa che sceglie non su dati scientifici e analitici, ma esclusivamente in base a logiche politiche”, ha accusato il presidente di EPPA Antonio d’Amato, aprendo la tavola rotonda conclusiva dell’Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica. Le buone pratiche del recupero e la filiera italiana del riciclo sono sotto minaccia, mettendo a rischio il primato italiano di economia circolare, come confermato anche dal neo presidente di Conai, Ignazio Capuano. Puntuali le analisi fornite dal presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi, intervenuto al dibattito insieme con il Capo Dipartimento del MASE Laura D’Aprile. Ma dalle parole di Patrizia Toja, europarlamentare, è emersa l’eventualità che, laddove i tempi di esame e discussione dovessero proseguire con l’attuale ritmo, l’iter del nuovo regolamento possa non concludersi entro questa legislatura.
Il comunicato stampa è disponibile qui.